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Appoggio antivibrante per condizionatori o motori, studiato per ridurre la trasmissione di vibrazioni e rumore dalla macchina alla superficie di appoggio.[1][3]
• Tipo: appoggio antivibrante a vite, versione ANTI 1 con codice fornitore 18-161725.[1][3]
• Applicazione: supporto antivibrante per unità esterne di condizionatori o piccoli motori.[1][3][6]
• Funzione principale: isola acusticamente l’oggetto dalla superficie di appoggio, riducendo vibrazioni e rumori strutturali.[1][3][6]
• Composizione meccanica: bullone testa esagonale (TE), ranelle e dado esagonale, con inserto in gomma antivibrante EPDM nera.[1][3][6]
• Versione ANTI 1: parte metallica in acciaio classe 4.8 con zincatura elettrolitica 7–8 μm per maggiore resistenza alla corrosione.[1][3]
• Gomma antivibrante: EPDM nera specifica per applicazioni antivibranti, adatta ad ambienti esterni.[1][3]
Dimensioni indicative per la versione ANTI 1 (codice 18-161725):[1]
| A (mm) | 26 |
| B (mm) | 15 |
| C (mm) | 15 |
| D (mm) | 7 |
| Filetto | M8 x 45 |
Le quote sono indicative e possono subire leggere variazioni secondo aggiornamenti di produzione.[1]
• Verificare che la superficie di appoggio sia piana, pulita e priva di detriti o ruggine per garantire il corretto contatto della gomma EPDM.[1][5]
• Posizionare l’appoggio antivibrante nei punti di fissaggio previsti dal costruttore del condizionatore o del motore, in genere ai quattro angoli della base macchina.[5]
• Inserire il bullone M8 nei fori di fissaggio della macchina, completando con ranelle e dado esagonale; serrare gradualmente e in modo incrociato per distribuire uniformemente il carico sulla gomma.[1][3][5]
• Evitare serraggi eccessivi che possano schiacciare eccessivamente il supporto in gomma, riducendo l’efficacia antivibrante; in caso di dubbio attenersi alla coppia di serraggio consigliata dal progettista dell’impianto.[5]
• Assicurarsi che il carico rientri nel campo di utilizzo tipico degli appoggi antivibranti per unità esterne e piccoli motori; per macchine con pesi elevati consultare l’ufficio tecnico per la corretta scelta e quantità di appoggi.[5]
• Dopo il montaggio, verificare che la macchina appoggi in modo stabile su tutti gli antivibranti e che non vi siano contatti rigidi indesiderati con altre strutture.
• Effettuare controlli visivi periodici (almeno una volta all’anno) sullo stato della gomma EPDM e delle parti metalliche.[5]
• Verificare l’assenza di crepe, indurimenti anomali, deformazioni permanenti o segni di invecchiamento della gomma; in presenza di tali difetti sostituire l’appoggio antivibrante.[5]
• Controllare la presenza di ruggine o ossidazione sulla parte metallica zincata; in caso di corrosione avanzata sostituire il componente per non comprometterne la resistenza meccanica.[3][5]
• Ricontrollare periodicamente il serraggio dei dadi, soprattutto dopo le prime settimane di funzionamento dell’impianto, per compensare eventuali assestamenti.[5]
• Evitare il contatto prolungato della gomma con oli, solventi aggressivi o sostanze chimiche non compatibili con l’EPDM, che potrebbero ridurne le prestazioni nel tempo.[5]
• In caso di sostituzione, utilizzare appoggi antivibranti con caratteristiche dimensionali e meccaniche equivalenti per mantenere l’efficacia dell’isolamento.
Il peso indicativo del singolo appoggio antivibrante in acciaio zincato con gomma EPDM è di circa 0,04 kg (40 g), valore tipico per componenti di queste dimensioni.[1][4]
La scheda è stata prodotta con Intelligenza Artificiale, verificare le informazioni riportate sul sito del produttore o con il nostro ufficio tecnico.